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Leonardo sicurezza informatica e dei dati: lo scudo digitale per l’Italia

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Leonardo punta ad aumentare la sua presenza come partner preferenziale delle istituzioni nazionali ed europee nel settore della sicurezza informatica.

E’ Tommaso Profeta, responsabile della divisione Cyber security di Leonardo che a Reuters assicura:

“Puntiamo ad aumentare la nostra presenza come partner preferenziale delle istituzioni europee; attualmente circa il 60% dei nostri clienti sono governi o istituzioni, mentre il restante 40% sono privati”.

La divisione, può già annoverare la Nato tra i suoi clienti. Ha recentemente cercato alleanze con altri gruppi per ampliare la sua gamma di servizi, e in futuro potrà anche percorrere nuove acquisizioni e fusioni

Tommaso Profeta, responsabile della divisione Cyber security di Leonardo – Formiche.net

Volontà che è stata già espressa da Alessandro Profumo durante il Cybertech Europe 2019 a Roma, dove ha ricordato che il gruppo “è disposto a ricoprire un ruolo chiave nel panorama europeo della sicurezza informatica”, per affrontare le nuove sfide globali. L’obiettivo è quello di aumentare e migliorare la capacità di resilienza cyber dell’Europa, ma anche quello di rendere l’Italia una nazioen cyber sicura.

Bruxelles prevede di investire oltre 1,6 miliardi di euro in infrastrutture di sicurezza informatica come parte del suo programma Europa digitale per il periodo 2021-2027. Leonardo e il partner contrattuale Cronos International, una società informatica belga, hanno recentemente vinto un contratto di sei anni da 85 milioni di euro (101 milioni di dollari) per fornire servizi all’infrastruttura di informazione e comunicazione del Parlamento europeo.

Leonardo: scudo digitale dell’Italia per la sicurezza informatica

Il gruppo Leonardo è al centro del perimetro di sicurezza informatica o cibernetica del nostro Paese e tra le linee programmatiche per il 2030 c’è anche la costruzione di una filiera cloud nazionale con il recente accordo con il service provider Aruba.

La battaglia per la tutela dei nostri dati è la partita del decennio. E Leonardo deve giocarla in prima linea per muoversi come attore in questa variegata e ramificata filiera industriale che si sta costruendo.

Repubblica

Inoltre proprio nel periodo della pandemia, la divisione cyber security di Leonardo, ha continuato a garantire la sicurezza e la protezione dei confini per l’intero Paese. La sua divisone cyber, specializzata in gestione delle minacce informatiche e nella tempestività delle risposte grazie ad un team di esperti in Threat Intelligence, è in grado di elaborare i dati in modo dinamico cosi come evolvono attacchi e attaccanti.

Riguardo alla protezione dei dati l’obiettivo è quello di garantire al cittadino italiano un’unica identità digitale per intragire anche con la PA attraverso un unico “sportello” digitale, con il quale “poter consultare i propri dati anagrafici, chiedere e ottenere permessi, tracciarli qualora non arrivino in tempo, e pagare i servizi”.