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Tag: internet

I piani di Tim Berners per salvare Internet

Tim Berners, co-inventore insieme a Robert Cailliau del World Wide Web, un progetto globale sull’ipertesto, ora vuole salvare Internet.

I suoi piani riguardano la sovrantà dei dati sul web e quindi poter ridare agli utenti il controllo delle proprie informazioni o dati che cedono o che hanno ceduto alle Big Tech. Tutto ciò ha a che fare con un sistema attuale che estrae e raccoglie i dati online indirizzando gli utenti su annunci pubblicitari.

Ma ora, il signor Tim Berners-Lee, 65 anni, crede che il mondo online sia andato fuori strada. Troppo potere e troppi dati personali, dice, risiedono presso i giganti della tecnologia come Google e Facebook – “silos” è il termine generico che predilige, invece di riferirsi alle società per nome. Alimentati da enormi quantità di dati, afferma, sono diventati piattaforme di sorveglianza e custodi dell’innovazione.

New York Times – He Created the Web. Now He’s Out to Remake the Digital World.

Europa e Stati Uniti si sono già mossi in tale direzione, contro lo strapotere cerscente delle Big Tech, ma i piani di Berners di dirigono verso un obiettivo più facile, ovvero quello di ridare alle persone il potere sul controllo dei propri dati. Non è solo un’idea perchè Berners ha la tecnologia per portare a termine il pinao e una start-up che persegue questo obiettivo. Riuscirà nei suoi intenti? Potrà ricreare il mondo digitale?

Intanto le grandi aziende tecnologiche dovranno sottostare a norme più rigide sulla privacy, compresi sia Google che Facebook che sono stati colpiti da cause antirtust.

Tim Berners e la sovranità dei dati su Internet

Quelle di Berners-Lee non sono solo idee: l’ideatore del World Wide Web sta costruendo infatti la tecnologia giusta per sostenere il piano sulla sovranità dei dati. La sua società si chiama Inrupt, la cui visione è “Cambiando il modo in cui le persone si connettono con i loro dati cambia tutto”.

Inrupt vuole qundi creare una rete di vantaggi condivisi per tutti, con una tecnologia che offra alle persone il controllo di propri dati e alle organizzazioni nuove opportunità per creare valore per i suoi utenti e cleinti, in un mercato aperto che si dirige verso l’innovazione.

Il nuovo sistema si chiamerà “Pod” – degli archivi di dati pesonali online – che funzionerebbe come una cassaforte over le persone mantegno il controllo dei dati e soprattutto la proprietà. Le azende in questo modo potrebbero chiedere l’accesso in cambio di determinati servizi.

Malware, nel 2019 scoperte 74.360 varianti sconosciute. Ransomware in crescita globale del 15%

Scoperte 74.360 varianti sconosciute di malware. Boom dei kit ransomware-as-a-service (RaaS) e malware open-source. Per essere efficienti, le imprese devono sfruttare tecnologie innovative come l’apprendimento automatico, in modo da poter intervenire in anticipo contro le strategie di attacco che mutano costantemente.

Difendere il proprio ecosistema digitale ed informatico non è cosa facile oggi. Che siano aziende, amministrazioni pubbliche, organizzazioni internazionali, o piccole realtà, fino alla nostra casa, ogni dispositivo collegato in rete è una porta che favorisce un attacco.
Nell’ultimo Rapporto SonicWall, relativo alle minacce informatiche rilevate in 200 Paesi di tutto il mondo nel primo semestre 2019, si evidenzia un’escalation nell’utilizzo di diversi strumenti cyber crime, soprattutto il nuovo ransomware as a service, il malware open sourcee il tradizionale cryptojacking.

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