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La Cyber security ha bisogno dell’intelligenza artificiale, ecco perchè

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La cyber security si rivolge sempre di più all’intelligenza artificiale (IA) per migliorare le operazioni di intelligence, così da prevenire in modo efficace le minacce. L’IA infatti copre parte del gap nelle competenze in materia di sicurezza infromatica nel contrastare le minacce in rete, evidenziatasi dall’inizio della pandemia di Covid-19. L’intevento umano però è considerato ancora come essenziale.

Tuttavia è alta infatti la probabilità di futuri attacchi basati sull’intelligenza artificiale, ove gli aggressori prenderanno di mira le nuove tecnologie come le comunicazioni 5G, le città intelligenti (smart cities) e l’Internet of Things (IoT).

Sono i cyber attacchi di quinta generazione, dallo spionaggio internazionale alle massicce violazioni delle informazioni personali alle interruzioni su larga scala di Internet.

Lo sviluppo della tecnologia 5G e dell’Internet of Things aumenteranno le vulnerabilità degli utenti: si parla di attacchi informatici di quinta generazione su larga scala. Molte aziende però non sono ancora preparate contro attacchi di questo tipo: multi-dimensionali, multi-stadio, multi-vettore, polimorfici, in poche parole estremamente articolati.

Andrea Biraghi – Gli attacchi di quinta generazione
Fotografia di Rod Long

Cyber Security e Intelligenza Artificiale: i ruoli chiave

Tra i ruoli chiave che sta prendendo l’intelligenza artificiale nel campo della sicurezza informatica, c’è l’azione contro le minacce malware e l’azione di mascheramento di identità. I cyber criminali hanno già iniziato ad utilizzarla renderebbe difficile così il rilevamento del malware stesso.

Questo ci dice anche come sta cambiando la sicurezza dell’intelligenza artificiale nel 2021 e oltre, dato che la proliferazione dell’IA a fini commerciali e di ricerca ha reso gli strumenti disponibili e facilmente manipolabili per scopi nefasti.

L’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico sono ora una tecnologia ampiamente compresa. La maggior parte dei migliori strumenti utilizzati dai ricercatori e dai team di sicurezza per l’IA sono open source e possono essere facilmente cooptati dai Black Hats per cercare di riconoscere le misure di sicurezza e sovvertirle.

TechnologyAdvice, Ido Safruti, co-fondatore e CTO di PerimeterX,

Ecco perchè la sicurezza e la difesa hanno bisogno di avere nell’intelligenza artificiale un fidato alleato. Molti framework di machine learnig sono disponibili come servizio dei vari fornitori di Cloud: ora un cyber attacco potrebbe accedere non solo al software ma all’infrastruttura – pronta per eseguire l’apprendimento automatico e costruire modelli – ad un costo modesto.

Tutto ciò causerà un aumento degli attacchi informatici basati sull’intelligenza artificiale.