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Attacchi alle infrastrutture: l’incontro tra Biden e Putin

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Le relazioni tra Stati Uniti e Russia sono entrate in una fase molto delicata anche a causa degli attacchi alle infrastrutture americane. Alla vigilia dell’incontro a Ginevra, tra Joe Biden e Vladimir Putin, il presidente russo in un’intervista rilasciata a Nbc respinge le accuse secondo le quali la Russia sarebbe dietro agli attacchi informatici USA.

Nell’incontro a Ginevra gli attacchi informatici non saranno l’unico argomento di cui si discuterà e si prevede controverso. Si parlerà quindi anche dell’attivista Alexei Navalny, imprigionato in Russia, ma soprattutto dello scambio tra prigionieri tra Washington e Mosca, tra cui Paul Whelan e Trevor Reed.

Attacchi alle infrastrutture USA: Putin respinge le accuse

“Dove sono le prove? Sta diventando una farsa”, afferma Vladimir Putin in un’intervista a Nbc News.

“Siamo stati accusati di ogni genere di cose, interferenze elettorali, attacchi informatici e così via, ma mai, neanche una volta si sono presi la briga di produrre alcun tipo prova, solo accuse infondate”

La Russia aveva già respinto le accuse dell’attacco Solar Winds a Dicembre dello scorso anno, quando dichiarò che Washington aveva respinto l’offerta del presidente russo Vladimir Putin di un accordo di cooperazione nella sicurezza informatica tra le due superpotenze.

Al contrario il presidente USA non sembra concordare sull’affermazione e ha già evidenziato la linea rossa nel suo prossimo incontro con Putin:

“Non sto cercando un conflitto con la Russia, ma risponderemo se la Russia continuerà le sue attività dannose”

Le agenzie di intelligence statunitensi ritengono infatti che l’hack di SolarWinds sia stata opera del servizio di intelligence straniero della Russia. Il gruppo di cyber criminali DarkSide, che si ritiene abbia sede in Russia, è il principale responsabile dell’attacco ransomware alla Colonial Pipeline all’inizio del maggio 2021.

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