Microsoft: gli hacker sostenuti dallo stato russo hanno maggiore successo nel violare gli obiettivi del governo straniero
Secondo le dichiarazioni di Microsoft – rilasciate la scorsa settimana – gli hacker sostenuti dallo stato russo stanno avendo un maggiore successo nel violare obiettivi negli Stati Uniti e altrove. Microsoft ha anche aggiunto: il loro obiettivo e target principale degli attacchi sono le organizzazioni governative.
Cosa dice il rapporto Microsoft?
Secondo i ricercatori, le organizzazioni governative hanno rappresentato e rappresnetano ancora oltre la metà degli obiettivi per i gruppi di hacker collegati a Mosca per l’anno fino a giugno 2021, rispetto a solo il 3% dell’anno precedente.
Il tasso di successo delle loro intrusioni – tra obiettivi governativi e non governativi – è passato dal 21% al 32% anno su anno. Intanto il governo USA cerca di rafforzare le difese contro lo spionaggio informatico collaborando con gli alleati e condividendo pubblicamente le attività dei cyber criminali. La collaborazione è un punto fondamentale dell’azione contro la criminalità informatica sottolinea la CNN perchè si sta assistendo ad un condidervole aumento degli attacchi.
Il colleggamento degli hacker dello stato russo con le tensioni geopolitiche
Gli hacker russi dietro l’hacking di SolarWinds stanno cercando di infiltrarsi nelle reti governative statunitensi ed europeei dati includono l’operazione di spionaggio russa che ha violato almeno nove agenzie federali statunitensi nel 2020 sfruttando il software realizzato da SolarWinds, una società con sede in Texas.
Lo stesso gruppo russo dietro quell’attività ha continuato negli ultimi mesi a tentare di violare le organizzazioni governative statunitensi ed europee.L’amministrazione Biden ad aprile ha incolpato il servizio di intelligence estero russo, l’SVR, per quella campagna di spionaggio.
CNN
Mosca ha negato perà il suo coinvolgimento.
Tuttavia nel report di Microsoft – che ricorda chel ‘attività informatica è spesso correlata a dinamiche e tensioni geopolitiche più ampie – si legge che il 58% dei tentativi di hacking legati al governo ha avuto origine in Russia, seguito dal 23% dalla Corea del Nord, dall’11% dall’Iran e dall’8% dalla Cina. Questi ultimi sono stati registrati come i paesi più attivi.
Secondo Microsoft infatti mentre la Russia ha rafforzato le sue presenze di truppe lungo il confine con l’Ucraina all’inizio di quest’anno, lo stesso gruppo di hacker che ha effettuato le violazioni di SolarWinds ha “pesantemente preso di mira gli interessi del governo ucraino”.
“Storicamente, gli attacchi agli stati-nazione tendono a seguire dove si trova una priorità geopolitica per un paese”
Cristin Goodwin, capo dell’unità di sicurezza digitale di Microsoft alla CNN.